Abstract
In questa ricostruzione storica della figura di Gesù, l’autore affronta molte delle innumerevoli questioni alle quali gli studiosi hanno cercato di dare una risposta, negli ultimi cinquant’anni circa. Esemplificando: Gesù nacque nell’antica Palestina ma dove? A Betlemme, a causa di un censimento ordinato dall’amministrazione romana o, forse, più ragionevolmente a Nazaret? Quando nacque: prima o con l’inizio dell’era volgare? Secondo i Vangeli canonici morì di venerdì, ma per Giovanni quel venerdì coincise con la Pasqua ebraica mentre per i sinottici fu il giorno che la precedette. Quale delle due ricostruzioni può ritenersi corretta? E, infine, in che anno dell’era volgare avvenne tutto questo? Allargando lo spettro dell’indagine: cosa si può sapere degli anni della fanciullezza e adolescenza? Quale l’importanza del legame con il Battista e quando cominciò il suo ministero pubblico? Durò almeno tre anni, come sembra dire Giovanni, o poco più di un semestre, come a quanto pare sostengono i sinottici e quali territori della Palestina interessò? Quali furono i suoi seguaci; cosa significava attorniarsi di persone che erano espressione degli strati più emarginati della società? Come si sviluppò il rapporto con quelli che, secondo la tradizione evangelica, furono i suoi antagonisti, in particolare i farisei? Quale fu il ruolo delle componenti religiose nella decisione di condanna? E quale, invece, quello delle autorità romane? Perché fu giustiziato? Forse perché, proclamando il regno di Dio, voleva instaurare una sorta di teocrazia? O perché si proclamò (ma lo fece veramente?) figlio di Dio? Quali altri titoli si attribuì o gli furono attribuiti: maestro, profeta, Cristo, figlio dell’uomo? Fece davvero dei miracoli? Le sue parabole sono tutte autentiche? Perché la gente che prima lo seguiva gli voltò le spalle? Quale ruolo ebbe, in questo rovesciamento di posizioni, l’atteggiamento di polemica sull’applicazione della legge ebraica e la portata straordinaria del suo messaggio umanistico? La ricostruzione si articola in una prima parte nella quale vengono esposte le posizioni fra quelle di maggiore spicco della “ricerca” accademica dell’ultimo cinquantennio; nella seconda sviluppando una “ipotesi” condotta sulla base di alcune convinzioni “personali” dell’autore, maturate nel corso dei propri studi.