Architettura nell'illimitato bordo terracqueo

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Il volume affronta le singolari relazioni che si stabiliscono lungo il bordo tra l’architettura e l’acqua nelle sue varie forme e, in particolare, il mare. L’architettura che interviene sul margine terracqueo ha un compito non facile. 

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Sottotitolo:
IN THE UNLIMITED TERRACQUEOUS EDGE | EN EL ILIMITADO BORDE TERRÁQUEO
Autore:
Clara Stella Vicari Aversa
Lingua:
Italiano
Collana:
APeT
Edizione:
1
NIC:
2
Pagine:
428
Formato:
22x22
ISSN:
2974-9301
Anno:
2025
Rilegatura:
Brossura cucita - Soft cover
Stampa:
Colori
Illustrazioni:
Si
Compendio:
Inglese
Spagnolo
EAN:
9791281552081
ISBN:
979-12-81552-08-1
48,00
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Il volume affronta le singolari relazioni che si stabiliscono lungo il bordo tra l’architettura e l’acqua nelle sue varie forme e, in particolare, il mare. L’architettura che interviene sul margine terracqueo ha un compito non facile. Si tratta del luogo d’incontro fra due mondi, liquido e solido, ognuno con proprie leggi, regole e linguaggi che improvvisamente si intersecano, quasi scoprendo ciò che manca a ciascuno per una completa “definizione” e configurazione idonea per entrambi. Per percepirne l’essenza per poter poi intervenire col progetto, appare necessario non partire direttamente dal mare e dal suo bordo, ma allontanarsi anche solo un poco per raggiungere una distanza che ne consenta una visione quasi grandangolare e più ampia, per poi intraprendere un percorso che possa condurre più coscientemente verso lo stesso. Si tratta quasi di seguire il percorso che fa l’acqua come fiume, lago, pioggia o acqua “artificiale”, cioè come elemento architettonico, prima di arrivare ad essere mare, per cercare di conoscere alcuni elementi del suo “passato”, che ne contengono, inevitabilmente, alcuni del suo “futuro”. Si parte, quindi, dal rapporto architettura-acqua in generale e nelle sue diverse forme, per arrivare pian piano sempre più consapevolmente a una relazione più intima e specifica fra architettura e mare. Si segue un percorso allo stesso tempo reale e figurato che, passando per diverse città mediterranee e atlantiche – in particolare Barcellona, Messina, La Coruña e San Sebastián – ed alcuni progetti emblematici sul mare – come il Teatro Marittimo a Messina, il Kursaal a San Sebastián e vari progetti sul margine terracqueo di César Portela, analizzati anche in rapporto a variabili legate a spazi, tempi e luoghi – consentirà di avvicinarsi e approssimarsi con il progetto di architettura al bordo del mare.

ARCHITECTURE IN THE UNLIMITED TERRACQUEOUS EDGE

The volume addresses the unique relationships that are established along the boundary between architecture and water in its various forms, particularly the sea. Architecture that intervenes on the land-water margin has a difficult task. It is the meeting place between two worlds, liquid and solid, each with its own laws, rules and languages that suddenly intersect, almost discovering what each lacks for a complete “definition” and configuration suitable for both. In order to perceive its essence and then intervene with the project, it seems necessary not to start directly from the sea and its edge, but to move away, even if only a little, to reach a distance that allows for an almost wide-angle and broader view, and then embark on a path that can lead more consciously towards it. It is almost a question of following the path that water takes as a river, lake, rain or “artificial” water, i.e. as an architectural element, before it becomes the sea, in order to try to understand some elements of its “past”, which inevitably contain some of its “future”. It therefore starts from the relationship between architecture and water in general and in its various forms, gradually and increasingly consciously arriving at a more intimate and specific relationship between architecture and the sea. It follows a path that is both real and figurative, passing through various Mediterranean and Atlantic cities – in particular Barcelona, Messina, La Coruña and San Sebastián – and some emblematic projects on the sea – such as the Teatro Marittimo in Messina, the Kursaal in Sebastián and various projects on the waterfront by César Portela, also analysed in relation to variables linked to spaces, times and places –, will allow us to approach and get closer to the architectural project on the seafront.

ARQUITECTURA EN EL ILIMITADO BORDE TERRÁQUEO

El volumen aborda las singulares relaciones que se establecen en el límite entre la arquitectura y el agua en sus diversas formas y, en particular, el mar. La arquitectura que interviene en el margen entre la tierra y el agua tiene una tarea nada fácil. Se trata del lugar de encuentro entre dos mundos, el líquido y el sólido, cada uno con sus propias leyes, reglas y lenguajes que de repente se cruzan, casi descubriendo lo que le falta a cada uno para una «definición» completa y una configuración adecuada para ambos. Para percibir su esencia y poder luego intervenir con el proyecto, parece necesario no partir directamente del mar y de su orilla, sino alejarse aunque sea un poco para alcanzar una distancia que permita una visión casi gran angular y más amplia, para luego emprender un camino que pueda conducir más conscientemente hacia él. Se trata casi de seguir el recorrido que hace el agua como río, lago, lluvia o agua «artificial», es decir, como elemento arquitectónico, antes de llegar a ser mar, para tratar de conocer algunos elementos de su «pasado», que contienen, inevitablemente, algunos de su «futuro». Se parte, por tanto, de la relación entre la arquitectura y el agua en general y en sus diferentes formas, para llegar poco a poco, de forma cada vez más consciente, a una relación más íntima y específica entre la arquitectura y el mar. Se sigue un recorrido a la vez real y figurado que, pasando por diferentes ciudades mediterráneas y atlánticas – en particular Barcelona, Messina, La Coruña y San Sebastián – y algunos proyectos emblemáticos sobre el mar – como el Teatro Marittimo de Messina, el Kursaal de San Sebastián y varios proyectos sobre el margen terrestre-acuático de César Portela, analizados también en relación con variables ligadas a espacios, tiempos y lugares –, permitirá acercarse y aproximarse con el proyecto de arquitectura al borde del mar.

Clara Stella Vicari Aversa

Architetto Ph.D. Nata a Messina nel 1971. Attualmente Ricercatrice in Progettazione Architettonica e Urbana nel Dipartimento di Architettura e Design_dAeD della Università Mediterranea di Reggio Calabria. Laureata con lode nel 1995 alla UNIRC con borsa di ricerca all’Università di Ferrara e tesi in Progettazione architettonica, relatori Franco Cardullo e Giuseppe Rebecchini. Diverse borse per la ricerca in Spagna, presso la Universidad delPaís Vasco_UPV sia a Bilbao che a San Sebastián. PhD europeo Cum Laude nel 2003, presso Escuela Técnica Superior de Arquitectura de San Sebastián_UPV, relatori César Portela e Xabier Unzurrunzaga. Vincitrice di due assegni di ricerca nel 2004 alla UNIRC con tutor Laura Thermes. Componente di gruppi di ricerca nazionali e internazionali, co-responsabile scientifico del Laboratorio Strett-Arch presso dAeD della UNIRC, co-responsabile di convenzione di ricerca A.Ma.Te Sponde fra dAeD e Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università Kore di Enna e co-coordinatore scientifico della rete di ricerca internazionale COastal Boarders VS INlandAreas_CO.IN. Projects in dialogue between coasts and inland between Mediterranean and Atlantic, che riunisce università di 4 continenti. Componente e membro del comitato di redazione di riviste e collane editoriali, autrice di numerose pubblicazioni scientifiche – indagando soprattutto il rapporto fra spazi urbani e bordo d’acqua – e della monografia “San Sebastián: un continuo diálogo entre la ciudad y el mar”, pubblicata in spagnolo nel 2008 con contributo del COAVN. Tra le diverse esposizioni: Mostra nazionale e convegno internazionale “Ricerca Formazione Progetto di Architettura - Architetti italiani under 50” presso la Triennale di Milano, 2005; Biennale di Architettura di Venezia in cui è presente come tutor di Renato Rizzi, 2017; mostra “200 años de ciudad desarrollo urbano de Donostia/San Sebastián 1813-2013” al Museo San Telmo; Mostra “Il Ponte e il suo intorno” a ThinkinGreen – NationsAward 2023 a Taormina, con Marcello Sèstito e Attilio Terragni in occasione di lectio magistralis di Daniel Libeskind. Membro del direttivo di Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno, già Vicepresidente dell’Ordine Architetti di Messina e membro del CdA della Fondazione Architetti nel Mediterraneo e componente del gruppo di lavoro Comunicazione del Consiglio Nazionale Architetti, quadriennio 2021-2025. Visiting professor nelle Università: ETSASS_UPV di San Sebastián, ETSAM_UPM di Madrid, FA.UL di Lisboa, UOI di Ioánnina. Organizza, modera e interviene in diversi convegni e workshops in Italia e all’estero. Numerosi i premi e i riconoscimenti nazionali e internazionali, fra questi nel 2025 il Primer Premio Promoción Patrimonio Arquitectónico e Industrial con Celestina Fazia e Cristina Natoli presso la Universidad Politécnica de Madrid.

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